Nasce
Sol, la sezione on line dei diesse.
Forse
una nuova forma di organizzazione
Un
incontro, un incontro fra persone in carne ed ossa, per dar vita ad una
sezione telematica. Il 12 settembre, a Reggio Emilia, alla Festa
Nazionale de l'Unità, nasce infatti Sol, la sezione On line dei diesse.
L'appuntamento è alla Saletta Libreria. Il responsabile del progetto è
Valerio Russo al quale abbiamo chiesto di spiegarci di cosa si tratta.
Nell'ultimo
decennio il fattore rete ha cambiato tutto. E lo ha cambiato
velocemente. Possiamo dire che cambia anche la politica? E che la cambia
velocemente? E, se si, come?
Lasciamo
per ora in sospeso la domanda. Sul sito nazionale dei DS, nella seconda
metà di agosto hanno via via preso forma le nuove pagine della Sezione
OnLine. Una positiva sorpresa per i quasi 5000 che si erano a suo tempo
"preregistrati".
Spazi, confronti, tematizzazioni che via
via porteranno in questo mese di settembre ad affinare una proposta e
quindi ad una decisione da parte della prossima assise congressuale,
concludendo la attuale "fase costituente" o forse
semplicemente dandone una continuazione più formalizzata.
Cosa
sarà la SOL (Sezione OnLine)? Una vera e propria "istanza" di
partito? Una "funzione"? Una comunità più o meno strutturata
di supporto ad una organizzazione che della rete comincia a servirsi in
profondità? Un luogo e un modo garantito di interazione base-dirigenti?
Un luogo telematico di condivisioni, di formazione di senso, di
connettivo tra generazioni anagrafiche e politiche?
Può
meravigliare tale varietà di opzioni. Una varietà di approcci che
peraltro è venuta dai messaggi in rete, la quale corrisponde ad una
pluralità di bisogni che la politica stenta a soddisfare e che
finiscono per addensarsi in un luogo, la SOL, che unisce all'ascolto la
possibilità immediata di partecipazione. A ben vedere però è una
varietà che era implicita negli obiettivi indicati al momento della
apertura della fase costituente della Sezione OnLine:
a)
contribuire alla modernizzazione delle forme organizzative già
esistenti;
b)
fare della democrazia "in rete" lo strumento costitutivo di
una nuova generazione di unità organizzative.
Del
resto quei bisogni e quelle esigenze e la stessa strada di risposta
"telematica" aveva trovato indicazioni statutarie
significative all'ultimo Congresso di Torino, sia sul piano dei
doveri-diritti informativi, sia sul piano degli strumenti partecipativi.
La
domanda legittima è: ce la fa questa organizzazione, questa politica,
ad aprire veramente quelle strade, a produrre innovazioni incisive di
questo tipo? E' certamente un fatto significativo e nuovo che il
rilancio agostano del percorso di costituzione della SOL abbia origine
da un gruppo di compagne e compagni che in rete si sono incontrati
decidendo di passare dalla "attesa di risposte" all'impegno
volontario e diretto su "proposte". Allo stesso modo è
significativo che un sondaggino sul gradimento delle nuove pagine SOL
veda come marginale il giudizio negativo o incerto, mentre al 45% di chi
considera le pagine "convincenti" si affianca un 40% che le
giudica "convincenti ..se dura".
C'è
evidentemente da rimontare una sfiducia con riferimento alla
corrispondenza dei fatti alle intenzioni, ma anche tanti segni che
indicano una volontà di "prender parola" e di impegnarsi
direttamente: iscritti, iscritti di ritorno, ma anche intenzioni nuove
di iscrizione, di scommettere l'appartenenza al partito dei Democratici
di sinistra proprio partendo da quella speranza di rinnovamento del far
politica associato all'uso (pieno e riconosciuto) della rete.
Forse
allora a quella domanda iniziale, cui andrebbero date varie risposte
complesse, può riceverne una semplice: la rete abilita possibilità
inedite di relazione, di condivisione e confronto, di riconoscimento
reciproco di identità, l'esprimersi e l'organizzarsi di soggettività.
E non è sopratutto questo la politica?
Ma
qui, è chiaro, non ci si sta proponendo di fare un chiuso laboratorio
di sperimentazione, né soltanto la promozione di una forma di comunità
di rete. La scelta di rilancio della SOL fatta dal partito propone una
ambizione ben più grande, quella di incrociare positivamente il corpo
del partito, il suo modo di essere e di organizzarsi, la sua
articolazione territoriale, con innovazioni che, per quanto
necessariamente graduali, dovranno essere visibili e reali.
"Lavori
in corso" è la frase con la quale usualmente si denotano in rete
pagine che ancora non esistono. Non è questo il caso. Ma vale il
concetto. Lo hanno ben compreso anche i molti che già in questi primi
giorni hanno inviato le loro offerte di collaborazione volontaria.
Probabilmente qualcuno lo ha fatto con lo stesso spirito con il quale
qualche anno fa ha partecipato alle diffusioni domenicali de L'Unità.
E' un buono spirito. "Lavori in corso" non facili, affrontati
con l'intenzione e la determinazione di fare un lavoro per tutto il
partito, oggi e domani.
Non
sarà che questa intenzione unitaria così marcatamente presente in rete
sia anch'essa un pezzo di risposta alla domanda iniziale?
In
ogni caso, proprio perché usiamo intensamente la rete sappiamo
benissimo che incontrarsi dal vivo consente una grande accelerazione dei
processi. Per questo cercheremo risposte a quelle domande e
approfondimenti delle elaborazioni in un incontro a Reggio Emilia
all'interno della Festa nazionale de L'Unità. L'appuntamento è per mercoledì
12 settembre, ore 14, saletta Libreria.
Valerio
Russo
responsabile del progetto
Sezione OnLine
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