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La sinistra nel nord est


 
Il quadro d'insieme

Con il termine Nord Est noi definiamo un'area molto complessa del territorio nazionale in cui convivono sinistre diverse con esperienze non comparabili. Per capire bene di cosa si sta parlando è necessario tenere a mente alcune diversità non da poco:

ALTO ADIGE (o SÜD TIROL) - La sinistra qui è stata minoritaria per lungo tempo, poi ha attivato un accordo con la Südtiroler VolksPartei (SVP) forza locale tradizionalmente alleata con la DC, ma da sempre contro la Destra. Il passaggio di AN dall'emarginazione al Polo delle Libertà ha portato all'accordo tra SVP e Neue Linke (Nuova Sinistra).

TRENTINO - La situazione è analoga a quella dell'Alto Adige, con l'unica differenza che qui la Margherita pensata ed inventata dall'ex Sindaco di Trento ed ora presidente provinciale Francesco Dellai tiene ben salda la Provincia Autonomo e rende l'alleanza con la sinistra molto solida.

VENETO - Pur in situazione diversa e con una forte presenza leghista e della destra il Veneto è sempre stato interessato da forti connotazioni di Sinistra. La presenza di Centri Sociali molto visibili (Luca Casarini), di Verdi molto attivi (i fratelli Boato), di una Rifondazione comunista operaista (Paolo Cacciari) ha reso precario il consenso della sinistra diessina. Forte e diffuso è invece il consenso popolare per la Casa delle Libertà in funzione antagonista alla Sinistra.

VENEZIA - L'isola veneziana merita un discorso a parte. Massimo Cacciari ha reso virtuosa la città, il pro-sindaco verde Bettin ha costruito una sinistra territoriale antagonista ma viva. Il nodo stradale di Mestre e Venezia capitale del Veneto stanno però allontanando molta parte della Regione dal voto a Sinistra.

FRIULI - Il Friuli (province di Udine e Pordenone) è ormai in mano alla Casa delle Libertà anche per gli eccessivi errori del Centro Sinistra al Governo. L'emorragia è iniziata fin dal 1995 (anno del trionfo ulivista in Friuli) e non accenna a fermarsi.

AREA GIULIANA - L'area giuliana (provincia di Gorizia) è da sempre favorevole alla sinistra (ha eletto nei DS Alessandro Maran e Milos Budin nelle ultime elezioni), ma è minoritaria rispetto al resto della Regione perché poco popolata. Soffre comunque la presenza a Gorizia di un Sindaco di Forza Italia molto popolare, anche se è l'unica provincia del FVG ad avere una guida di centro-sinistra.

TRIESTE - Finito l'effetto Illy la città è tornata a Destra, forte delle sue nostalgie filo-istriane e del suo italianismo spinto reso ancora più forte dalla lunga presenza di Tito oltre il vicino confine. Litigiosa e spaccata, la Sinistra cittadina è stata portata al potere dall'imprenditore del caffè, ma non ha saputo fare nulla per integrarsi con le esigenze della città.

La sinistra al potere

Pur in condizioni di difficoltà e di minoranza la Sinistra a partire dal 1995 ha preso il potere in quasi tutte le realtà citate non riuscendo però a stabilire con il territorio un rapporto pienamente integrato. Benché dotata di buoni governanti (moltissimi dei quali provenienti dalla società civile e non integrati nei Partiti a cominciare da quello maggiore, cioè dal PDS-DS) ritengo abbia scontato alcuni fattori che sintetizzo:
- assenza di rapporto con l'associazionismo locale (cattolico, del volontariato, alpini, acli, parrocchie, ecc.) e valorizzazione di un volontariato politico che non ha mai trovato approvazione nella maggioranza dei cittadini del Nordest (gli alpini puliscono la campagna il volontariato di sinistra manifesta contro qualcosa di lontano);
- ostilità dei DS "storici" (ex PCI) verso gli amministratori non schierati;
- mancanza di dialogo tra le varie forze di sinistra (col risultato che Rifondazione comunista si è candidata spesso da sola facendo perdere voti in una situazione precaria);
- nascita di una classe dirigente decisa a "guidare" anche la sconfitta e quindi pronta a disfarsi di tutti coloro che avrebbero potuto creare situazioni di turnover;
- poco contatto con i cittadini e preferenza dei contatti con gli apparati;
- sottovalutazione della comunicazione corretta e sintetica in un universo di comunicazione orientato verso il Centro destra.

La sinistra senza il potere

A partire dal 1998 e con l'eccezione di Trentino-Alto Adige e area giuliana la Sinistra ha praticamente perso dappertutto. I fattori che ho citato sono solo alcuni dei molti che andrebbero analizzati, ma comunque hanno creato delle condizioni tali per cui quando è andata in crisi la buona disposizione degli italiani verso l'Ulivo, nel Nordest la stessa cosa è avvenuta a valanga.
Perse le elezioni, il ceto di Governo della Sinistra (compreso tra i 30 e i 50 anni) ha creduto di poter lavorare per ricreare le condizioni (magari partendo dalle situazioni locali) per una futura vittoria, ma si è trovato contro l'apparato dei Partiti a difesa di ciò che è rimasto da difendere. Poiché in una situazione di "opposizione" il posto migliore è quello di Consigliere Regionale (e non di Deputato, dato che quest'ultimo dipende da Roma), quelli DS hanno creato e consolidato le condizioni per fare politica solo nel Partito senza aprirsi alla società civile, per poter controllare in questo modo i voti rimasti. Questo ha disamorato e allontanato coloro che sono entrati in politica intorno al 1995 da amministratori vincenti e ha cementato una classe dirigente invisa all'opinione pubblica, ma fortissima nei Partito.
E' chiaro che un ricambio forse riporterebbe i DS al potere, ma toglierebbe dalla scena l'attuale dirigenza locale avvitata nella ricerca di equilibri interni da mantenere. Tutto questo però viene percepito dall'opinione pubblica, che non ama "professionisti politici" della sconfitta e che vorrebbe conoscere strategie di territorio vincenti.
Solo l'apertura dei DS alla società e ai suoi problemi (anche locali) può portare ad un aumento del consenso, ma questo aumento del consenso potrebbe portare anche ad un ribaltamento degli equilibri interni. In attesa di questo (ma gli attuali dirigenti sono troppo giovani per accettare di andarsene) il ceto che governa i DS nelle realtà citate cura il suo elettorato e il mantenimento della sua posizione di potere (in questo caso potere di dirigere l'opposizione).


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7/11/2001 - Roberto Moliner

Voglio sottolinearvi, nel Veneto Polista, la realtà della Città di Belluno, l'unico capoluogo di Provincia con Venezia, dove da otto anni governa una maggioranza di centro sinistra confermata nell'ultima tornata elettorale di giugno. Nelle prima legislatura, 93-97 la maggoiranza era composta da una sorta di ulivo(pds, psi, psdi, repubblicani, e liberali) mentre i popolari erano all'pposizione, nella seconda 97-2001 la coalizionedi maggioranza era formata da pds sdi popolari repubblicani e liberali, mentre l'attuale è composta da D.S. Margherita e R.C.
Nella Città come si può vederere ci si è sempre mossi verso coalizioni anche coraggiose ed innovative e che in qualche modo hanno precorso i tempi, e che i cittadini hanno aprezzato. Tengo a sottolineare il risultato di giugno inquanto nell'enfasi Berlusconiana anche a Belluno il Polo era dato per vincente alle amministrative ma alla fine parlando e discutendo direttamente con i cittadini abbiamo vinto. Il nostro Sindaco è Ermano De Col e è un Diessino doc. tanto che non nascode di esserlo anzi se ne vanta e quersto Compagni non mi sembra sia poco in quanto ho notato, come ha fatto il precedente Sindaco Maurizio Fistarol allora nel 93 del P.D.S. oggi deputato della Margherita, che si tende a defilarsi e di non dire chiaramente da che parte si sta.
Saluti Roberto De Moliner.

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23/10/2001 - Luigi Curioni

penso che i Ds dovrebbero decidere al loro congresso che sia l'Ulivo di ogni regione a scegliersi il suo responsabile politico regionale.
se poi i quadri dei Ds o della Margherita non gradiranno la sua politica dovranno dimettersi.
sono convinto che in questa regione verrebbe scelto Cacciari che non è certo un Ds ortodosso ma è l'unico che riesca a trovare consensi in una zona in cui il recente arricchimento ha reso la gente terribilmente egoista.vedi il successo, prima della lega e poi di berlusconi.
un saluto luigi curioni.
 
Nota della redazione:
Stampa questa notizia e diffondila, sarà un aiuto concreto verso le persone più deboli e bisognose della solidarietà di tutti noi. E, forse, molti capiranno della differenza enorme che vi è con questa destra di Governo e la società italiana.

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